I Forzati Del Fibreno (Ovvero Del Tempo in Cui Il Signore Della Palude Imponeva Sacrifici Umani)

Dopo "La Naue", "Appunti, disappunti e... Spunti" e "Racconti del Fibreno", Gerardo Canini torna alla narrativa con "I forzati del Fibreno", racconto che fa rivivere le peripezie di una comunità (quella del Fibreno) che fino agli anni cinquanta del secolo ventesimo lottò strenuamente per trasformare una zona paludosa in cui allignavano solo giunchi e canne acquatiche, in un terreno fertile, idoneo alla coltura di cereali, verdure e ortaggi vari, comunità che in quel periodo critico trovava sostentamento nei frutti della misera pesca, praticata a costo di durissimi sacrifici, con mezzi e metodi antiquati.